“Esistono 5 categorie di bugie nel calcio; la speranza del tifoso, i buoni propositi del giocatore, la conferenza stampa del Mister, la cronaca del giornalista e il comunicato ufficiale della società” (George Bernard Shaw)
“La formazione è una cosa troppo importante per lasciarla fare agli allenatori” (Georges Benjamin Clemenceau)
“Dio non gioca a dadi, ma neanche a zona: ti marca a uomo…” (Albert Einstein)
Eppur si muove! (Galileo Galilei, osservando la classifica)
“La partita non è che la continuazione della guerra con altri mezzi” (Karl von Clausewitz)
“Disapprovo le scelte del Mister, ma difenderò fino alla morte il risultato” (François Marie Arouet Voltaire)
“Non tiferei mai per una squadra che mi accetta fra i suoi giocatori” (Groucho Marx)
“Ci sono due errori che si possono fare lungo la via della rete… non crossare dal fondo, e non tirare in porta” (Confucio)
“Alea iacta est: ludemus cum III-IV-III” (il dado è tratto: giochiamo col 3-4-3) (Giulio Cesare)
“Il Mondiale non è un pranzo di gala” (Mao Tse-tung)
“Nessun selezionatore tecnico è bene accetto in patria” (Gesù Cristo)
“Vivi ogni minuto della partita come se fosse l’ultimo” (Seneca)
Ci sono cose peggiori della morte. Se hai condotto tutta la finale in vantaggio e ti fai raggiungere e superare nel recupero sai di cosa parlo. (Woody Allen)
“Primum non prender gol, deinde philosophari” (Aristotele)
“Sii il cambiamento tattico che vorresti veder avvenire in campo” (Mahatma Gandhi)
“Gli italiani perdono le guerre come fossero delle partite di calcio e le partite di calcio come fossero delle guerre” (Winston Churchill)
“Il contropiede è quello che ti succede mentre sei impegnato a fare altri progetti” (Allen Saunders, ma citata anche da John Lennon)
“E’ meglio giocar chiusi con il rischio di essere considerati scarsi che prender tre pere subito e dissipare ogni dubbio” (Anonimo. La frase è stata attribuita a personaggi assai eterogenei: Abraham Lincoln, Oscar Wilde, Confucio, ma propendo a credere che sia di Nereo Rocco)
Paolo Soglia